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21 Novembre 2016 - Memorandum a supporto DDL C. 3868 ( Riordino delle professioni sanitarie)



OGGETTO: Riconoscimento giuridico professionale del Laureato in Scienze Motorie ed

inserimento all’interno delle professioni sanitarie.


Il Comitato Italiano Scienze Motorie (C.I.S.M.) si è costituito ufficialmente in data

29/07/2016 ​ed ​è nato con lo scopo di creare relazioni fra Ministero della Salute, Ministero

dell’Istruzione Università e Ricerca ed Associazioni di categoria ed enti a livello nazionale e locale

che rappresentano e mettono in comunicazione tra loro i laureati in Scienze Motorie di tutta Italia.

Consultabile al seguente link, Atto Costitutivo, Statuto e Manifesto Ufficiale:

https://drive.google.com/open?id=0B8Y9dRIv8AHJQ29pS3Y3S2dPd0U

La ricerca scientifica negli ultimi decenni ha raccolto una grande quantità di dati in base ai quali si

può affermare in modo definitivo che l'attività fisica regolare e di intensità adeguata è un fattore

di cruciale importanza per il miglioramento del continuum salute-malattia e per prevenire

l’insorgenza di numerose patologie cronico degenerative classificate come le “Non

communicable disease” , con particolare riguardo alla patologia cardiovascolare.

Si può quindi oggi sostenere che l’esercizio fisico svolto con regolarità ed adeguato alle capacità

individuali riduce la morbilità e la mortalità per diverse malattie di grande rilevanza sociale​, tra cui

la cardiopatia ischemica, l'ipertensione, il diabete, l'obesità, l'osteoporosi, la depressione ed alcune

forme tumorali. In tutto il mondo la ridotta o assente attività fisica è una delle maggiori cause di

morte, malattie e disabilità.


Atti del Ministero della Salute


Nel Piano Nazionale per la Prevenzione ​(2014-2018), il Ministero della Salute si afferma il ruolo

cruciale della promozione della salute umana e della prevenzione come fattori di sviluppo della

società, di sostenibilità del welfare e stato del benessere sociale, il quale garantisce ad ogni suo

cittadino degli standard minimi di di salute. (Fonte consultabile al link :

http://www.salute.gov.it/imgs/c_17_pubblicazioni_2285_allegato.pdf​)

I Macro obiettivi di questo Piano Nazionale sono stati individuati in base alle priorità di seguito

elencate:

● Ridurre il carico di malattia. Ciò è particolarmente proprio dell’obiettivo sulla riduzione della

mortalità prematura da malattie croniche non trasmissibili (MCNT) nonché la promozione

dell’invecchiamento attivo.

● Investire sul benessere dei giovani promuovendo una crescita responsabile e consapevole

attraverso l’adozione di stili di vita sani e di comportamenti dirifiuto nei confronti di qualunque forma di

dipendenza in una logica di ricerca di un benessere psicofisico e affettivo.

● Rafforzare e confermare il patrimonio comune di pratiche preventive considerato come bene

comune, investendo in un patrimonio culturale di grande rilevanza sociale conseguente gli investimenti e

gli sforzi attuati dalle istituzioni e dai professionisti del sistema sanitario.

● Rafforzare e mettere a sistema l’attenzione a gruppi fragili come lotta alle diseguaglianze

intervenendo anche per la prevenzione di disabilità.

● Considerare l’individuo e le popolazioni in rapporto al proprio ambiente promuovendo un

rapporto salubre fra salute e ambiente contribuendo alla riduzione delle malattie in particolare

croniche non trasmissibili.

Le malattie croniche non trasmissibili (MCNT​) - malattie cardiovascolari, tumori, patologie

respiratorie croniche e diabete costituiscono, a livello mondiale, il principale problema di sanità

pubblica: sono, infatti, la prima causa di morbosità, invalidità e mortalità e il loro impatto provoca

danni umani, sociali ed economici elevati (HEALTH 2020).

Al fine di ridurre la morbosità, la mortalità e le disabilità premature che le MCNT comportano, le

strategie del PNP sono finalizzate a diffondere e facilitare la scelta di stili di vita corretti​,

indirizzando i soggetti verso offerte derivanti dai programmi di comunità, o terapeutico specifici

(es. prescrizione attività fisica​).


Relativamente ai fattori di rischio per le malattie croniche non trasmissibili, va

considerato che, queste malattie hanno in comune alcuni fattori legati in gran parte, a

comportamenti individuali non salutari modificabili ma fortemente condizionati dal contesto

economico, sociale e ambientale in cui si vive e si lavora. Fumo, consumo eccessivo di alcool,

cattive abitudini alimentari ma soprattutto la sedentarietà ​sono comportamenti che si

acquisiscono già in età infantile e si consolidano durante l’età adolescenziale.

Sovrappeso e obesità rappresentano una sfida rilevante per la sanità pubblica.


È preoccupante, in particolare, l’epidemia che sta emergendo nei bambini. Poiché i

comportamenti non salutistici si instaurano spesso già durante l’infanzia e l’adolescenza, è

importante il forte coinvolgimento della scuola, che va considerata come luogo privilegiato per la

promozione della salute nella popolazione giovanile in grado di favorire lo sviluppo di competenze

e di conoscenze, che facilitano le scelte di salute.

In questa logica si collocano anche le strategie volte a garantire un invecchiamento attivo e in

buona salute, (WHO Active and Healthy Ageing) che interessa l’intero ciclo di vita ed è influenzato

da diversi fattori (interventi che bene si connettono con la promozione dell’attività fisica).Smettere

di fumare, aumentare l’attività fisica e migliorare i livelli educativi, insieme all’individuazione

precoce e al trattamento di diabete, ipertensione e riduzione dei livelli di obesità, possono

contribuire alla prevenzione del decadimento delle funzioni cognitive nell’anziano, anche in

relazione alle malattie neurodegenerative, quali Alzheimer, Parkinson, ecc...

Laureato Magistrale LM-67


Atti del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca

Il M.I.U.R.​ identifica e descrive dettagliatamente le competenze del laureato magistrale LM-67

Classe delle lauree magistrali in SCIENZA E TECNICHE DELLE ATTIVITA MOTORIE PREVENTIVE E

ADATTATE presente in 26 sedi Universitarie distribuite su territorio nazionale.

(Fonte consultabile al link:

http://attiministeriali.miur.it/media/155598/dmcdl_magistrale.pdf​)

I laureati al termine del loro percorso di studi quinquennale, sono in possesso di conoscenze

approfondite su:

● modificazioni e adattamenti funzionali derivanti dall'esercizio fisico;

● metodi di valutazione dello stato di efficienza fisica e di programmazione dell'esercizio, sia

per soggetti sani che per individui disabili o con limitazioni funzionali stabilizzate di vario

tipo, derivanti da patologie che possono trarre vantaggio dall'esercizio fisico;

● metodologie e le tecniche educative, comunicative e psico-motorie rivolte ai soggetti

praticanti l'esercizio;

Le competenze ​specifiche professionali caratterizzanti un laureato magistrale di questa classe,

riguardano:

● i benefici e i rischi della pratica delle attività motorie in soggetti di diversa età, genere,

condizione psico-fisica, abilità psicomotorie, e il livello di rischio legato a esiti cronici di

varie malattie.





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