OGGETTO: Riconoscimento giuridico professionale del Laureato in Scienze Motorie ed
inserimento all’interno delle professioni sanitarie.
Il Comitato Italiano Scienze Motorie (C.I.S.M.) si è costituito ufficialmente in data
29/07/2016 ed è nato con lo scopo di creare relazioni fra Ministero della Salute, Ministero
dell’Istruzione Università e Ricerca ed Associazioni di categoria ed enti a livello nazionale e locale
che rappresentano e mettono in comunicazione tra loro i laureati in Scienze Motorie di tutta Italia.
Consultabile al seguente link, Atto Costitutivo, Statuto e Manifesto Ufficiale:
https://drive.google.com/open?id=0B8Y9dRIv8AHJQ29pS3Y3S2dPd0U
La ricerca scientifica negli ultimi decenni ha raccolto una grande quantità di dati in base ai quali si
può affermare in modo definitivo che l'attività fisica regolare e di intensità adeguata è un fattore
di cruciale importanza per il miglioramento del continuum salute-malattia e per prevenire
l’insorgenza di numerose patologie cronico degenerative classificate come le “Non
communicable disease” , con particolare riguardo alla patologia cardiovascolare.
Si può quindi oggi sostenere che l’esercizio fisico svolto con regolarità ed adeguato alle capacità
individuali riduce la morbilità e la mortalità per diverse malattie di grande rilevanza sociale, tra cui
la cardiopatia ischemica, l'ipertensione, il diabete, l'obesità, l'osteoporosi, la depressione ed alcune
forme tumorali. In tutto il mondo la ridotta o assente attività fisica è una delle maggiori cause di
morte, malattie e disabilità.
Atti del Ministero della Salute
Nel Piano Nazionale per la Prevenzione (2014-2018), il Ministero della Salute si afferma il ruolo
cruciale della promozione della salute umana e della prevenzione come fattori di sviluppo della
società, di sostenibilità del welfare e stato del benessere sociale, il quale garantisce ad ogni suo
cittadino degli standard minimi di di salute. (Fonte consultabile al link :
http://www.salute.gov.it/imgs/c_17_pubblicazioni_2285_allegato.pdf)
I Macro obiettivi di questo Piano Nazionale sono stati individuati in base alle priorità di seguito
elencate:
● Ridurre il carico di malattia. Ciò è particolarmente proprio dell’obiettivo sulla riduzione della
mortalità prematura da malattie croniche non trasmissibili (MCNT) nonché la promozione
dell’invecchiamento attivo.
● Investire sul benessere dei giovani promuovendo una crescita responsabile e consapevole
attraverso l’adozione di stili di vita sani e di comportamenti dirifiuto nei confronti di qualunque forma di
dipendenza in una logica di ricerca di un benessere psicofisico e affettivo.
● Rafforzare e confermare il patrimonio comune di pratiche preventive considerato come bene
comune, investendo in un patrimonio culturale di grande rilevanza sociale conseguente gli investimenti e
gli sforzi attuati dalle istituzioni e dai professionisti del sistema sanitario.
● Rafforzare e mettere a sistema l’attenzione a gruppi fragili come lotta alle diseguaglianze
intervenendo anche per la prevenzione di disabilità.
● Considerare l’individuo e le popolazioni in rapporto al proprio ambiente promuovendo un
rapporto salubre fra salute e ambiente contribuendo alla riduzione delle malattie in particolare
croniche non trasmissibili.
Le malattie croniche non trasmissibili (MCNT) - malattie cardiovascolari, tumori, patologie
respiratorie croniche e diabete costituiscono, a livello mondiale, il principale problema di sanità
pubblica: sono, infatti, la prima causa di morbosità, invalidità e mortalità e il loro impatto provoca
danni umani, sociali ed economici elevati (HEALTH 2020).
Al fine di ridurre la morbosità, la mortalità e le disabilità premature che le MCNT comportano, le
strategie del PNP sono finalizzate a diffondere e facilitare la scelta di stili di vita corretti,
indirizzando i soggetti verso offerte derivanti dai programmi di comunità, o terapeutico specifici
(es. prescrizione attività fisica).
Relativamente ai fattori di rischio per le malattie croniche non trasmissibili, va
considerato che, queste malattie hanno in comune alcuni fattori legati in gran parte, a
comportamenti individuali non salutari modificabili ma fortemente condizionati dal contesto
economico, sociale e ambientale in cui si vive e si lavora. Fumo, consumo eccessivo di alcool,
cattive abitudini alimentari ma soprattutto la sedentarietà sono comportamenti che si
acquisiscono già in età infantile e si consolidano durante l’età adolescenziale.
Sovrappeso e obesità rappresentano una sfida rilevante per la sanità pubblica.
È preoccupante, in particolare, l’epidemia che sta emergendo nei bambini. Poiché i
comportamenti non salutistici si instaurano spesso già durante l’infanzia e l’adolescenza, è
importante il forte coinvolgimento della scuola, che va considerata come luogo privilegiato per la
promozione della salute nella popolazione giovanile in grado di favorire lo sviluppo di competenze
e di conoscenze, che facilitano le scelte di salute.
In questa logica si collocano anche le strategie volte a garantire un invecchiamento attivo e in
buona salute, (WHO Active and Healthy Ageing) che interessa l’intero ciclo di vita ed è influenzato
da diversi fattori (interventi che bene si connettono con la promozione dell’attività fisica).Smettere
di fumare, aumentare l’attività fisica e migliorare i livelli educativi, insieme all’individuazione
precoce e al trattamento di diabete, ipertensione e riduzione dei livelli di obesità, possono
contribuire alla prevenzione del decadimento delle funzioni cognitive nell’anziano, anche in
relazione alle malattie neurodegenerative, quali Alzheimer, Parkinson, ecc...
Laureato Magistrale LM-67
Atti del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca
Il M.I.U.R. identifica e descrive dettagliatamente le competenze del laureato magistrale LM-67
Classe delle lauree magistrali in SCIENZA E TECNICHE DELLE ATTIVITA MOTORIE PREVENTIVE E
ADATTATE presente in 26 sedi Universitarie distribuite su territorio nazionale.
(Fonte consultabile al link:
http://attiministeriali.miur.it/media/155598/dmcdl_magistrale.pdf)
I laureati al termine del loro percorso di studi quinquennale, sono in possesso di conoscenze
approfondite su:
● modificazioni e adattamenti funzionali derivanti dall'esercizio fisico;
● metodi di valutazione dello stato di efficienza fisica e di programmazione dell'esercizio, sia
per soggetti sani che per individui disabili o con limitazioni funzionali stabilizzate di vario
tipo, derivanti da patologie che possono trarre vantaggio dall'esercizio fisico;
● metodologie e le tecniche educative, comunicative e psico-motorie rivolte ai soggetti
praticanti l'esercizio;
Le competenze specifiche professionali caratterizzanti un laureato magistrale di questa classe,
riguardano:
● i benefici e i rischi della pratica delle attività motorie in soggetti di diversa età, genere,
condizione psico-fisica, abilità psicomotorie, e il livello di rischio legato a esiti cronici di
varie malattie.
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