
L'Educazione Fisica è la materia cardine su cui si regge l'intero sistema educativo e formativo dell'individuo, favorendone l'espressione del massimo potenziale, in quanto tale è considerata patrimonio dell'Umanità.
Ed ecco che finalmente, Istituzioni, Accademici, Coordinatori e Docenti di Ed. Fisica, Dirigenti Scolastici, Studenti e i più significativi rappresentanti del mondo delle Scienze Motorie, dello Sport e dell'Inclusione si sono riuniti alla Camera dei Deputati per riflettere insieme sul futuro dell'educazione fisica in Italia, alla luce delle recenti riforme e dare finalmente una svolta al sistema.
La Scuola italiana non ammette divisioni
Tra gli interventi di apertura, la Sottosegretaria alla Pubblica Istruzione, Paola Frassinetti, ha sottolineato l’importanza dello sport nell’educazione dei ragazzi: "Lo sport rappresenta una vera scuola di vita, dove apprendere valori come solidarietà e rispetto reciproco. Promuovere l’educazione fisica sin dalla scuola primaria significa insegnare ai ragazzi l'importanza del rispetto delle regole, della crescita personale e della fiducia in sé stessi. L'introduzione di due ore settimanali di educazione motoria nelle scuole primarie è un traguardo importante, ma continueremo a lavorare per estendere questo insegnamento ai primi anni e persino alla scuola dell'infanzia."
Il Vicepresidente della XII Commissione, On. Luciano Ciocchetti, ha evidenziato come l’educazione motoria sia un’efficace strategia preventiva per combattere l’obesità e promuovere stili di vita sani tra i più giovani. “L’estensione dell’educazione motoria alla scuola primaria rappresenta un passo importante verso la salute e il benessere delle nuove generazioni,” ha dichiarato Ciocchetti, aggiungendo che “questa è una misura fondamentale per creare una cultura del benessere fisico sin dall’infanzia.”
Il Presidente della Commissione Cultura, Istruzione e Sport della Camera dei deputati, On. Federico Mollicone, ha espresso il suo appoggio all’iniziativa, definendo i Giochi della Gioventù come un’opportunità per consolidare il legame tra scuola e sport. "Lavoreremo in modo trasversale per incentivare il dialogo tra il sistema scolastico e le organizzazioni sportive sul territorio," ha affermato Mollicone, "creando un sistema integrato che valorizzi l'educazione motoria a tutte le età."
La plurimedagliata olimpica, già sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali, con cui il CISM ha lavorato a stretto contatto per la storica introduzione del Docente di Educazione Motoria alla Scuola Primaria, riforma arrivata dopo 66 anni, nel suo intervento ha ribadito "con l'introduzione dell'insegnante di Scienze Motorie alla scuola Primaria, che sono riuscita a far introdurre con la legge n. 234 del 30 dicembre 2021, si è riconosciuta la necessità di un insegnamento qualificato, che possa promuovere abilità motorie e stili di vita sani fin dalla giovane età", concludendo "ora occorre prevedere che questa figura venga estesa alle altre tre classi della scuola primaria, promuovendo così una formazione integrale sin dalle prime fasi di vita dei bambini". Il Dott. Valerio Piccioni, responsabile del progetto scuola della corsa di Miguel, storica penna che ha accompagnato le riforme per l'introduzioni dell'educazione motoria alla scuola primaria, interviene "occorre partire dai docenti di Ed. Fisica, investendo sulla loro formazione, essendo figure centrali nella didattica e nell'approccio alle relazioni tra docenti ed alunni, più di qualsiasi docente di altra materia" e ancora "occorre trovare le coperture per finanziare i nuovi giochi della gioventù", e ancora "occorre un patto forte tra Scuola e Sport" lanciando infine una proposta pratica "non ha senso immaginare un titolo dei giochi della gioventù per gli 80 o i 60 metri, ce ne sono già tantissimi, ha senso magari possiamo mettere in palio il titolo della scuola che va più veloce in una staffetta 100x1000, o su una parete di arrampicata sportiva, dove conta anche il 79° della scuola non soltanto il primo, il terzo il quarto o il quinto.."
Le parole del Presidente del CISM Daniele Iacò "siamo quì per dare impulso ad una concreta sinergia tra tutti i presenti, e le esperienze in ascolto, affinché possiamo lavorare insieme per definire un positivo cambiamento del Sistema Nazionale di Educazione fisica e sportiva del Paese"
Gli interventi hanno spaziato dall’identità scientifica delle Scienze Motorie alla formazione specialistica e generalista dei docenti, fino alla rilevanza dei Giochi della Gioventù e dei Campionati Studenteschi nel curriculum scolastico. Tra i relatori, il Prof. G. Raiola dell'Università Pegaso e la Prof.ssa Francesca D'Elia dell'Università degli Studi di Salerno hanno offerto una prospettiva sulla necessità di una formazione specialistica per i docenti, evidenziando come le nuove normative possano valorizzare il ruolo dell’educazione fisica nelle scuole.
Il Prof. Antonello Passacantando, in rappresentanza del Coordinamento Nazionale di Educazione Fisica, ha evidenziato come dalla legge Moro (Legge N° 88 del 7 febbraio 1958) ad oggi il ruolo del Coordinamento Nazionale di Educazione Fisica si sia progressivamente depotenziato e ridotto ai minimi termini, definendo il 7 Novembre 2024 come una data storica da cui ripartire "per garantire un sistema in cui 31.000 docenti di Educazione Fisica, possano occuparsi di una popolazione studentesca superiore ai 7 milioni di bambini e ragazzi, a partire già dalla scuola dell'infanzia" proseguendo "non è mai successo nella storia in una stanza siano riunite Istituzioni di Governo, Parlamentari, CONI, Sport e Salute, Accademia Olimpica, Special Olympics, la facoltà di Scienze Motorie, Coordinatori di Educazione Fisica e Dirigenti Scolastici".
Si prosegue con l'agenzia di Governo e le Istituzioni Sportive, la Dott.ssa Teresa Zompetti per Sport e Salute evidenzia la centralità dei docenti di Educazione Fisica a scuola e la necessità di una stretta collaborazione con i Tecnici Sportivi, la Dott.ssa Cecilia D'Angelo per il CONI esprime l'importanza di lavorare in massima sinergia per offrire maggiori opportunità a tutti i bambini che non hanno la possibilità di praticare sport. Prosegue il Dott. Mauro Checcoli, presidente AONI e oro olimpico ai giochi di Tokyo 1964 dicendo "i giochi della gioventù vanno riadattati, ma occorre un organismo centrale di riferimento, articolato in tutte le province, un tempo era il CONI, grande invenzione, contenitore con all'interno tutti gli attori competenti determinati allo sviluppo dei giochi, e di tutte le iniziative utili alla promozione dell'attività sportiva nel nostro Paese". Prende parola il Prof. Alessandro Palazzotti, vicepresidente Special Olympics Italia dichiarando "i bambini con e senza disabilità devono praticare sport insieme, occorre solo la formazione adatta, e le soddisfazioni che ne derivano sono enormi, mettiamo a sistema le nostre conoscenze".
I dirigenti scolastici, la prof.ssa Tiziana D'Isanto e il Prof. Piero Gallo, primi responsabili degli apprendimenti degli studenti, evidenziano la necessità della Scuola di potersi avvalere dell'ingresso dell'insegnante specialista di Educazione Motoria non solo alla scuola primaria, ma delle scuole di ogni ordine e grado, sia con specifica formazione in servizio, nonché attraverso l'introduzione di metodologie innovative in grado di promuovere l'integrazione del movimento come principale strumento di apprendimento e guida alla scelta dell'attività sportiva più adatta ai nostri bambini, educando al piacere di muoversi.
Il convegno si è concluso con una discussione generale che ha confermato la necessità di un impegno collettivo per integrare l'educazione fisica come pilastro educativo e sociale.
Questo evento, estremamente articolato, ricco di argomenti segna un passo significativo verso l’obiettivo condiviso di costruire una scuola più attenta alla salute e al benessere dei giovani, attraverso una sinergia tra istituzioni, scuole e mondo dello sport.
Grazie alla Dott.ssa Anna Maria di Luca, esperta giornalista, per averci guidati in questo viaggio meraviglioso, principio di cambiamento.
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