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Hip Hop e prevenzione: analisi comparativa tra modelli prestativi ed incidenze traumatologiche


L’Hip Hop è un vero e proprio movimento culturale, nato nel Bronx alla fine degli anni ’70, composto da quattro discipline: Writing, MCing, Djing e Breakin. Il nome “breakin” è improprio in quanto la danza Hip Hop comprende vari modi di ballare chiamati “stili”. Ognuno di questi viene praticato in maniera differente, anche se alcuni si assomigliano nei tipi di movimenti o nei generi musicali sui quali i ballerini si esprimono.

Alcuni test provenienti dagli Stati Uniti e dal Regno Unito hanno analizzato vari parametri all’interno di questa disciplina, quali: le caratteristiche fisiologiche dei ballerini e il tipo di movimenti. Ciò ha permesso l’ottenimento di risultati come: l’incidenza e le percentuali degli infortuni, le possibili terapie, le relative cause e i metodi di prevenzioni.


Gli stili principali

  • Hip Hop, il quale, dopo il breakin, è il più apprezzato e ricercato dai ballerini, perché più “libero” rispetto agli altri.

  • La Break dance (o breakin’): danza divisibile in due fasi: una parte ballata in piedi, definita Toprock, e un'altra a contatto con il pavimento, comprendente Footwork, Powermoves (le rotazioni sul proprio asse) e Freeze (pose in equilibrio su una o due mani).

  • Lockin’: si basa su movimenti rapidi e scattanti con l’obbiettivo di bloccarli.

  • Poppin’: la base di questo stile è la contrazione muscolare con immediato rilassamento del gruppo muscolare interessato, avente come effetto una sorta di colpo o scatto chiamato “pop” (da cui prende il relativo nome), il quale viene integrato in ognuno dei relativi passi.

  • Waackin’: la sua particolarità sta nel fatto che l’artista è in grado di trasmettere al pubblico la visione di lui stesso come una “stella del cinema” o “diva”. Dispone di pochi veri e propri passi, i quali vengono tutti effettuati con gli arti superiori; dispone di due momenti di espressione alternati: la fase in cui i ballerini effettivamente ballano e il momento del “drama”, ovvero quando interpretano un personaggio o uno stato d’ animo.

  • House Dance: predilige gli arti inferiori per ballare e la parte superiore del corpo funge da “timone” per l’equilibrio.

INFORTUNI

Nell’ambito della danza i principali infortuni sono lesioni dei tessuti molli e circa la metà sono cronici. Le principali sedi sono:

  • Spalla: sembrano essere causate da un sollevamento frequente o non abituale.

  • Schiena: includono distorsioni, prolasso o ernia del disco intervertebrale e fratture da stress spondilitico.

  • Anca: includono cambiamenti degenerativi e osteoartrite, fratture da stress, borsite e danni al nervo sciatico.

  • Piede: è una distorsione del legamento laterale anteriore, che può portare a un'instabilità permanente della caviglia.

I pochissimi test svolti in ambito Hip Hop dimostrano che:

  • i B-Boy hanno un tasso di infortuni maggiore rispetto ai danzatori degli altri stili, a causa dei movimenti più estremi e sono localizzati principalmente all'estremità superiore del corpo;

  • generalmente la sede anatomica maggiormente colpita, sono le ginocchia;

  • le caratteristiche antropometriche del danzatore non rappresentano una causa di infortuni.

Meccanismi delle lesioni

Circa la metà dei ballerini ha indicato l’eccessivo allenamento come meccanismo di lesione (i ballerini solitamente si esibiscono e si allenano nonostante la presenza di lesioni), seguito da movimenti, tra i quali gli atterraggi (42%), le torsioni (36%) e gli scivolamenti (31%), causati principalmente da riscaldamenti inadeguati (62%) e dalla fatica (57%). Una causa secondaria erano gli eventuali rischi nel momento in cui il ballerino entra in contatto con il pavimento.


Prevenzione

Ogni infortunio riportato dai ballerini si può prevenire con la giusta salvaguardia e con apposite superfici: infatti, è stato dichiarato che i b-boy indossano strumenti di protezione, come ad esempio le ginocchiere o le gomitiere, solo successivamente all’infortunio.


Conclusioni del test

Lo scopo di questa analisi era quello di osservare l’incidenza di problematiche e lesioni a diversi distretti corporei, che si sono manifestati particolarmente nei distretti segnati nella figura sottostante:

Coloro che hanno superato il periodo di riposo e che quindi sono stati autorizzati a riprendere l’attività sportiva, in questo caso la danza, hanno presentato sintomi differenti: il 53,7% avvertiva ancora dolore, il 14,7% riportava limitazioni e restrizioni di movimento e il 9,5% aveva un dolore cronico. Dopo il completo recupero dall'infortunio, per un’ottimale ripresa, il volume di allenamento è stato ridotto temporaneamente del 17,7% e l’intensità del 30,5%.

Le terapie post-infortunio ricevute più frequentemente da tutti i ballerini erano la terapia fisica, i farmaci e l'allenamento della forza.

È stato verificato che lo stile Hip Hop provoca traumi in diversi distretti corporei, mentre coloro che praticano l’ House Dance avevano più diversità di lesioni alle estremità inferiori. Nel Lockin’ invece due lesioni su tre si sono verificate durante il passo chiamato "knee drop" e nel Poppin’ più frequentemente nei passi "knee rolls" e "shoot downs". Questo porta alla conclusione che, nonostante la diversità degli stili, il trauma fisico può comunque avvenire nella stessa regione, in questo caso il ginocchio.


Dott. Massimiliano Meli - Chinesiologo


Bibliografia e sitografia

La storia del rap. L’hip hop americano dalle origini alle faide del gangsta rap 1973-1997; by Di Quarto A., Edizione Tsunami.

Injuries to Dancers Prevalence, Treatment and Prevention (1990); by Patricia Sohl and Ann Bowling - https://doi.org/10.2165/00007256-199009050-00006

Injury incidence in hip hop dance (2012); by S. Ojofeitimi, S. Bronner, H. Woo - https://doi.org/10.1111/j.1600-0838.2010.01173.x

Investigating the Prevalence and Predictors of Injury Occurrence in Competitive Hip Hop Dancers: Prospective Analysis (2019); by Eva Ursej, Damir Sekulic, Dasa Prus, Goran Gabrilo and Petra Zaletel - https://doi.org/10.3390/ijerph16173214

https://cetilar.it/patologie/contratture-muscolari-sintomi-e-rimedi/

https://www.poppingforparkinsons.com

Testi Accademici.

Manuale di ortopedia e traumatologia (2021); F. Grassi, U. Pazzaglia, G. Pilato, G. Zatti, Edra.

Netter, Atlante di Anatomia Umana (2018); F. Netter, Edra.

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