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REGIONE LOMBARDIA, PERCORSI LAVORATIVI PER IL LAUREATO IN SCIENZE MOTORIE

Immagine del redattore: CISMCISM


INCREMENTO DELLA PRATICA DELL’ATTIVITÀ E DELL’ESERCIZIO FISICO NELLA POPOLAZIONE GENERALE E IN TARGET SPECIFICI, PROMUOVENDO LO SVILUPPO DI OPPORTUNITÀ E DI SUPPORTO DA PARTE DELLE COMUNITÀ LOCALE.

Stante le consolidate evidenze di efficacia disponibili in letteratura è ormai riconosciuto che la pratica quotidiana di attività fisica, svolta secondo i livelli raccomandati, contribuisce, oltre che alla prevenzione delle principali patologie croniche e degenerative, a favorire il benessere sociale e psicologico riducendo ansia, depressione, ad aumentare il grado di autonomia degli anziani attraverso la riduzione del decadimento cognitivo, della marginalità sociale, delle cadute, supportando quindi complessivamente quello che viene definito l’“invecchiamento attivo e in buona salute ” (Active and Healthy Ageing).

Lo sviluppo delle azioni per incrementare le opportunità per la pratica dell’attività e dell’esercizio fisico nella popolazione generale e in target specifici è pertanto strategica e richiede lo sviluppo del processo di governance locale da parte delle ATS sia nella sinergia con ASST e Gestori che nella attivazione di tutti gli stakeholder (Comuni, Enti di varia natura, Fondazioni, RSA, Associazioni di volontariato, di promozione sociale e sportiva, professionali, Palestre, ecc.) che a vario titolo concorrono a supportare miglioramenti e/o cambiamenti strutturali di natura urbanistica e organizzativa (urban health) che facilitano uno stile di vita attivo quotidiano (percorsi pedonali e bike casa – scuola, casa- lavoro, green way, ecc.) ed a incrementare l’offerta di opportunità per gruppi ed individui.

In tale contesto dovrà essere dato ulteriore sviluppo alla diffusione dei Gruppi di Cammino, con riferimento alla popolazione con fattori di rischio intermedi di cronicità e/o malattie croniche ed alla popolazione over 64, con particolare attenzione all’ingaggio di fasce di popolazione con fragilità sociale.

Nel 2018, in attuazione a quanto previsto dall’art. 56, comma 4 della l.r. 3 marzo 2017 n. 6 , verrà attivato il percorso per la definizione di indirizzi regionali per la diffusione di una rete di offerta di programmi strutturati di esercizio fisico (basati su protocolli di Attività Fisica Adattata – AFA, Esercizio Fisico Adattato EFA, validati e standardizzati per gruppi omogenei, realizzati da Laureati in Scienze Motorie) per le persone con fattori di rischio intermedi (ipertensione, glicemia elevata, dislipidemie, obesità/sovrappeso) e patologie croniche, attivati da soggetti sul territorio da soggetti idonei (pubblici e privati). Per la definizione di tale modellizzazione regionale sarà costituito un gruppo di lavoro tecnico con la partecipazione di rappresentanti di ATS, delle Facoltà di Scienze Motorie delle Università lombarde, dei Servizi di Medicina dello Sport, delle Società Scientifiche di settore e altri soggetti a vario titolo coinvolti.

Nell’ambito di tale percorso di modellizzazione sarà definito anche un set di criteri per l’adesione a questa rete di offerta da parte di Palestre private che, nell’ambito delle proprie azioni di responsabilità sociale, intendano partecipare al processo di promozione della salute nelle comunità locali. Anche in questo percorso, la fase di modellizzazione regionale potrà contestualmente vedere l’eventuale attivazione di percorsi sperimentali attivati dalle ATS.

In delibera delle regole (la finanziaria regionale) della Lombardia per la prima volta si parla di attivare percorsi lavorativi per il laureato in Scienze Motorie (pp. 96-97).


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